Cesare Magni
Professore di Diritto ecclesiastico nella Facoltà di Giurisprudenza
Cesare Magni nasce a La Spezia il 27 ottobre 1901. Completati gli studi liceali frequenta a Roma l’università. Nel suo soggiorno romano, anche successivo alla laurea, è pigionante di Ernesto Buonaiuti, professore di Storia del cristianesimo della Facoltà di Lettere di Roma, al quale resta legato ed alla cui memoria dedicherà il volume Profilo dragonettiano (Padova, 1966). Si laurea discutendo una tesi di Storia del diritto italiano ed è incoraggiato a proseguire gli studi da Francesco Brandileone, il suo relatore, e pubblica il primo volume di Ricerche sopra le elezioni episcopali in Italia durante l’alto medioevo (Roma, Sanpaolesi, 1928). Nell’ottobre 1928 presenta la domanda per l’insegnamento del Diritto ecclesiastico nella Facoltà di Giurisprudenza di Sassari per l’anno accademico1928-1929, chiedendo che l’incarico gli venga conferito «nel caso di esito favorevole dell’esame per l’abilitazione alla Libera docenza nella materia suddetta». La Facoltà accoglie positivamente la domanda e gli conferisce l’incarico. Diventa libero docente ed è confermato per il biennio 1929-31. Poi, in concomitanza con la partecipazione al concorso per un posto di ruolo in Diritto ecclesiastico bandito dall’Università di Urbino, gli viene affidato l’incarico per il 1931-32 «sino ad esaurimento dei concorsi pendenti». Il 30 novembre 1931 Magni, vincitore della cattedra, è chiamato a ricoprire l’insegnamento come professore straordinario. Per quanto si riferisce al programma del corso tenuto da Magni, non vi sono elementi da cui trarre una precisa indicazione circa i temi trattati nelle lezioni impartite nell’a.a. 1928-29, mentre per gli agli anni successivi si può supporre che abbia in varia misura seguito l’impostazione del Corso di diritto ecclesiastico pubblicato da Mario Falco nel 1930 o quanto meno che abbia suggerito agli studenti questo Corso come libro di testo. Infatti in due lettere indirizzate a Falco scrive testualmente: «Ho consigliato senz’altro il suo corso ai miei studenti». Al periodo sassarese va ricondotto il completamento della stesura del secondo volume sulle Elezioni episcopali (Roma, Tip. Leonardo da Vinci, 1928) e l’ampio saggio, si può dire una monografia, “Intorno al nuovo diritto dei culti acattolici ammessi in Italia” (Studi Sassaresi, IX, 1931, n. 1, pp. 1-143), in cui, in conformità ai suoi ideali di giustizia e di libertà, vuole delineare il concetto ed il sistema di tali culti dopo la legge del 1929 e la condizione giuridica dei loro ministri e dei loro enti. Col 1932 si chiude la permanenza a Sassari di Magni, che dopo aver insegnato a Parma e, dal 1934, tenuto per incarico anche l’insegnamento a Bologna, nel luglio del 1939 viene chiamato a Milano per ricoprire la cattedra che Falco aveva dovuto lasciare in seguito alle leggi razziali. Finché Falco è stato in vita Magni ha tenuto corsi solo di Diritto canonico, in quanto riteneva che l’insegnamento del Diritto ecclesiastico fosse rimasto “idealmente” del suo predecessore. Conclude la sua carriera nell’ateneo milanese nel 1966. Muore a Milano il 6 novembre 1981. Un ricordo dell’esperienza sassarese può individuarsi nella dedica posta nella seconda edizione del volume I Subalpini e il Concordato. Studio storico-giuridico sulla formazione delle leggi Siccardi con un raffronto (Padova, Cedam, 1967), agli studenti delle Università di Sassari, Parma e Milano. Magni, sostenitore del Diritto ecclesiastico come complesso autonomo di norme all’interno di un ordinamento giuridico distinto in sottosistemi, collegati ma contemporaneamente autonomi, ha dato un contributo assai rilevante sotto il profilo dogmatico e metodologico all’approfondimento della materia. Studioso assai rigoroso «sempre esigente prima di tutto con se stesso, al punto da essere insoddisfatto dei propri lavori pur così approfonditi e puntuali» è stato testimone «di una tradizione che intende il diritto come garanzia di giustizia, di una scienza giuridica aperta a nuove sperimentazioni» e di «una scienza storica che vuole comprendere le correnti più moderne del pensiero giuridico e politico». Degli scritti di Magni, oltre quelli già citati, e i due corsi milanesi di Diritto canonico, ci si limita a ricordare: Teoria e interpretazione del diritto ecclesiastico civile, Padova, Cedam, 1952 (rist., Bologna, Il Mulino, 1994); Avviamento allo studio analitico del diritto ecclesiastico, Milano, Giuffrè, 1956; Gli effetti civili del matrimonio canonico, Padova, Cedam, 1948; Interpretazione del diritto italiano sulle credenze di religione. I. Possibilità operative analitiche e strutture d’ordine delle scelte normative, Padova, Cedam, 1959; Il tramonto del feudo lombardo, Milano, Giuffrè, 1937.
Tratto da Francesco Falchi, in Storia dell'Università di Sassari, a cura di Antonello Matton