Laboratorio di Diritto e Letteratura
L’approccio scientifico denominato “Diritto e Letteratura” si è sviluppato in un movimento post-moderno che rivede il discorso fondativo del diritto (il quale, si afferma, non può rinvenire esclusivamente in se stesso le sue radici e la propria giustificazione) e pone in luce la necessità di intersezioni, ossia l’esigenza per il diritto di rapportarsi con le altre scienze umane. In effetti, seppure si discorre di Law&Literature, potrebbe più propriamente utilizzarsi l’espressione Law&Humanities, per indicare una tendenza di ricerca e di lettura del fenomeno giuridico in connessione con gli aspetti della cultura più strettamente attinenti alla persona (oltre alla narrativa, esemplificativamente, le opere pittoriche, la scultura, la cinematografia). Le articolazioni del movimento Law&Literature sono, da un lato, la ricerca della visione che del fenomeno giuridico restituiscono le opere letterarie (qui il primo riferimento è a John Wigmore e alla sua opera “A List of Legal Novels”, ove con questa espressione si intende una serie di romanzi e, in genere, di opere letterarie nei confronti delle quali il giurista è naturalmente portato a provare interesse), dall’altro, il diritto comeletteratura (oggetto di particolare sviluppo nel pensiero sviluppato in Law and Literature del 1925 da Benjamin Nathan Cardozo, Giudice della Corte suprema degli USA). Da ciò deriva la bipartizione in Law in/as Literature, il diritto “nella” e “come” letteratura.
Le finalità
Il laboratorio giuridico si incentrerà sulla prima delle due opzioni di ricerca e, mediante la primaria partecipazione degli studenti, sarà indirizzato verso finalità culturali e tecnico operative.
Le finalità culturali sono:
- l’ampliamento del lessico e delle capacità di distinguere il linguaggio ordinario dalla terminologia specialistica, oltre al miglioramento complessivo della forma nella produzione scritta;
- l’adattamento della struttura stilistica all’oggetto e allo scopo cui si indirizza l’atto scritto, derivante dalla lettura e dall’analisi, prima testuale e, poi, contro-narrativa, delle opere esaminate.
Quanto alle finalità tecnico-operative, in via principale esse consistono nell’affinare la disamina delle vicende fattuali e dell’argomentazione giuridica. In parole più semplici, l’esposizione dei fatti cui si applicano le norme giuridiche deve essere ordinata, coerente e consequenziale; trattandosi di una particolare forma di narrazione, questa può giovarsi, per il raggiungimento degli obbiettivi segnalati, dell’apporto della letteratura. Infatti, leggere testi narrativi, dai più agevoli a quelli più complessi ed articolati, può insegnare a collocare i dati di fatto in modo funzionale al fine che l’operatore del diritto si prefigge con la propria produzione scritta. Con riferimento all’argomentazione giuridica, la letteratura è senz’altro d’ausilio nell’individuare le lacune del relativo ragionamento (ad esempio, nella motivazione delle sentenze, rinvenendovi possibili motivi di censura per illogicità e contraddittorietà). Per una riprova di ciò, basti fare cenno alla complessa analisi proposta da Richard Weisberg in Billy Budd, Sailor di H. Melville, a proposito del discorso del capitano De Vere, il quale, nella sua perorazione volta a richiedere la pena di morte per Billy Budd, pone in essere una “comunicazione orientata” ove gli elementi sottaciuti e quelli evidenziati conducono ad una condanna ingiusta, in quanto, per l’appunto, non reggerebbe ad una verifica di stretta giuridicità della motivazione. Questo modello di lettura è utilizzato da Weisberg nella critica alla opinione del giudice Rehnquist formulata nella sentenza Paul vs. Davis della Corte Suprema USA [424 U. S. 693 (1976)]; in questa opinione Weisberg rinviene per l’appunto una “comunicazione orientata” che mina alla radice la logicità della motivazione, poiché il giudice distorce il resoconto dei fatti e il ricorso ai precedenti per realizzare i suoi personali desideri.
In conclusione, scopo ultimo del laboratorio è la sintesi dei risultati teorico-pratici sopra descritti, come patrimonio di conoscenze per lo studente che arricchiranno in modo consapevole la sua visione culturale e operativa del fenomeno giuridico.